Condanna per la Rinnovo Marchi Italiani Srl

Condanna per la Rinnovo Marchi Italiani Srl

feb 07

E’ con molta soddisfazione che diamo notizia, con l’auspicio di massima diffusione possibile, della recente Decisione AGCM – Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato- pubblicata a gennaio 2017 (Bollettino Anno XXVI – n. 48 – 9 gennaio 2017) che ha condannato la RMI – Rinnovo Marchi Italiani Srl – per pubblicità ingannevole. 

 

A seguito del nostro reclamo depositato nel novembre del 2015, in qualità di rappresentanti pro-bono per conto di una società che si vedeva recapitare una richiesta ingannevole di pagamento per il rinnovo della propria registrazione di marchio, la  AGCM – ha riconosciuto la condotta illecita condannando la Rinnovo Marchi Italiani Srl al pagamento di una multa di 20,000 euro.

 

In particolare, AGCOM ha riconosciuto l’ingannevolezza della comunicazione descrivendo il messaggio inviato da RMI come segue:

 

A. Una richiesta per il rinnovo del proprio marchio che si presenta come un modulo che avvisa della prossima scadenza del marchio registrato e della necessità di rinnovarlo, la cui grafica e contenuti inducono a credere che sia una comunicazione istituzionale dell’ufficio preposto per legge alla registrazione dei marchi aziendali che ricordiamo invece essere l’UIBM – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.

 

B. Presenta informazioni dettagliate sul marchio in scadenza quali: data di deposito, numero di registrazione, data di registrazione, titolo, stato e tipo di domanda, codice, e riproduzione grafica.

 

C. Richiede un corrispettivo monetario pari a 1150 euro riportato in caratteri di dimensioni ridotte senza l’aggiunta dell’IVA e delle tasse di concessione governative previste dalla normativa per ottenere il rinnovo del marchio. (Ricordiamo che le tasse di concessione governativa per il rinnovo di una registrazione italiana ammontano ad Euro 69,00 per una classe, ed Euro 34,00 per ogni classe ulteriore).

 

Desideriamo precisare, tuttavia che la sanzione comminata da AGCM è di carattere amministrativo e non consente il rimborso delle somme versate dalla ricorrente. Diversamente, l’unico modo che le società truffate hanno per ottenere il rimborso di quanto pagato consiste nell’agire in giudizio in tribunale in sede civile e/o penale per truffa.

 

Pertanto, in mancanza di un’azione legale c’è il rischio che la RMI, come altre societa’ italiane e/o estere dedite a queste attività illecite, continuino indisturbate a frodare le imprese che pagano ignare, sfruttando cosi’ la loro ingenua buona fede.

 

Vi invitiamo a consultare l’elenco delle imprese che attualmente si dedicano a tali attività, con le relative richieste fraudolente, al momento se ne contano 102.

 

Teniamo a ricordare, infine, che con il pagamento delle somme richieste dalla Rinnovo Marchi Italiani Srl non si ottiene nulla in cambio se non i moduli reperibili gratuitamente sul sito dell’UIBM. Ed ancora oltre a perdere i soldi pagati, si rischia inoltre di perdere il diritto di proprieta’ del marchio in quanto queste societa’ non provvedono al deposito della domanda di rinnovo presso l’UIBM.

 

Per saperne di più e per evitare i rischi, ti consigliamo di consultate le nostre avvertenze.

 

Non esitare a contattare la nostra helpline gratuita se hai ricevuto una richiesta di pagamento per il rinnovo della registrazione di un marchio.

 

 

 

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