CENNI SULLA TUTELA GIUDIZIARIA

In alternativa alle procedure amministrative, è possibile agire contro il cybersquatter per via giudiziaria. A questo riguardo, vale precisare che l’esito negativo di una procedura di riassegnazione non impedisce l’instaurazione di un procedimento civile, che potrebbe avere esito totalmente diverso.

 

La via giudiziaria è in genere meno battuta rispetto a quella amministrativa, in quanto è tendenzialmente meno rapida e più costosa. In alcuni casi, tuttavia, può essere indispensabile, perché l’esperto o l’arbitro nella procedura amministrativa è competente a decidere unicamente della corretta assegnazione del nome a dominio e non può considerare la violazione di altre norme imperative, come per esempio la violazione di un diritto di proprietà industriale come il marchio. Un nome a dominio, per esempio, potrebbe essere stato registrato in buona fede eppure violare un altrui diritto su un marchio (purché registrato). L’esistenza di una simile fattispecie può essere rilevata esclusivamente dal giudice.

 

Il ricorso alla magistratura ordinaria si rende altresì necessario quando, oltre alla disponibilità del nome a dominio contestato, si chiede un risarcimento per il danno subito.

 

L’assistenza di un legale specializzato o di un consulente in marchi consentirà di individuare la soluzione più efficace per il recupero del nome a dominio abusivamente registrato e per tutelare al meglio i propri interessi e la propria immagine.


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