Editoriale 6 anni di marchiodimpresa.it

6 anni è un’età delicata, si muovono i primi passi in un nuovo sistema educativo, si inizia ad assumere una certa indipendenza decisionale, si sviluppa maggiormente la socializzazione con il mondo esterno.

Ebbene sì, a 6 anni di distanza dal lancio del portale marchiodimpresa.it, era arrivato il momento di adottare decisivi e radicali cambiamenti nel modo di approfondire la conoscenza sul sistema del marchio, di mettere a disposizione le informazioni, di condividere e mettere a frutto la preziosa esperienza maturata dal 2007. Ecco quindi il nuovo portale, nato social ed in un’ottica share, privilegiando la fruizione libera di contenuti, documenti ed informazioni, puntando su ciò che ci consente di sopravvivere un questi momenti di crisi economica: la creatività, la passione per l’impresa, l’ITALIA e ciò che ci rende unici ed apprezzati nel mondo.

Il marchio come riferimento univoco tra Italia e qualità, non a caso i codici di diritto industriale definiscono il marchio come IL “segno distintivo” per eccellenza, enfatizzandone la forza evocativa, la potenza comunicativa, la unicità che consente ai prodotti e servizi delle nostre imprese di essere tanto apprezzati in Italia ed all’estero. Del resto, i dati EUROSTAT 2012 identificano proprio nell’export dei prodotti italiani il motore trainante di questa interminabile crisi economica.

A sostegno dell’ingresso e del consolidamento delle nostre imprese nei mercati esteri, il Bando “Marchi+” del Ministero dello Sviluppo Economico ha senza dubbio contribuito ad innestare un procedimento virtuoso di tutela dei marchi italiani all’estero, tramite la concessione di 2ML di euro da settembre 2012 ad aprile 2013, e che ancora dispone di circa 2.5ML di euro per il finanziamento a fondo perduto di registrazioni di marchi comunitari ed internazionali. Ottima iniziativa per la tutela dei marchi, sebbene in alcuni casi la pratica di concessione tradisce un eccessivo rigorismo formale che non fa bene ne alle imprese beneficiarie del finanziamento che all’immagine di questa Italia dannatamente ed eccessivamente complessa sotto il profilo burocratico.

Andiamo avanti quindi, con la passione che da sempre contraddistingue i nostri imprenditori, la creatività dei nostri prodotti agli occhi del mondo, consapevoli che si rende necessario adattarsi al progresso, alle nuove tecnologie, alla continua evoluzione dell’economia della conoscenza, forti della convinzione che ciò che ci rende unici resta e resterà sempre la nostra amata (purtroppo non sempre, e non da tutti) radice Italiana.