Occhi puntati sui nuovi domini di primo livello

Entro la fine di quest’anno, la famiglia dei cosiddetti “top level domains”, i domini di primo livello, accoglierà nuovi membri.

Nel 2011 l’ICANN, l’organismo no profit che gestisce l’assegnazione dei nomi a dominio in tutto il mondo, aveva annunciato la volontà di aprire l’attuale sistema di naming alla creatività degli utenti. Al momento i domini di primo livello sono 22, cui si aggiungono oltre 250 suffissi geografici come .it o .eu. Grazie alla riforma annunciata da ICANN, presto sarà possibile imbattersi in domini come .love, .roma o .prada, accanto ai tradizionali .com o .net.

La liberalizzazione in atto permetterà la registrazione di nomi a dominio aventi come estensione qualsiasi stringa composta da almeno tre caratteri di un qualsiasi alfabeto, inclusi i nomi geografici, le parole di uso comune e i marchi. Questa novità consentirà agli utenti di servirsi del dominio per gli scopi più svariati: dalla descrizione del proprio settore di attività (per esempio .moda) a quella del proprio luogo di attività (per esempio .milano). L’apertura alla registrazione di nuovi domini apre, in particolare, interessanti scenari per i titolari di marchi, che potranno rafforzare e/o consolidare la reputazione del loro brand attraverso la registrazione di domini ad hoc (.ferrari, .benetton).

Lo scorso luglio, l’ICANN ha approvato i primi quattro nuovi domini, significativamente tutti in caratteri diversi da quelli latini (“web” in arabo, “gioco” in cinese, “online” in russo e “sito” in russo).